Conversazioni su Clemente Rebora

Segnaliamo la presentazione del libro


“Conversazioni su Clemente Rebora”
Moraldo Strada intervista fratel Ezio Viola 

di Moraldo Strada (Autore), Ezio Viola (Autore)

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Il senso della vita e la malattia grave

Centro Culturale Rebora di Rovereto e Centro Studi Edith Stein

INVITANO ON LINE SU ZOOM

sabato 20 novembre 2021 ore 20.30

all’incontro con:

Don Vincent Nagle
Fraternità di San Carlo Borromeo

sul tema:

II senso della vita e la malattia grave.
Dialogo sulle domande esistenziali ed estreme di ammalati e sofferenti

Conduce:

dott. Paolo Moscatelli
Dirigente medico presso Unità operativa chirurgia generale 1 – Trento

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QUALE SPERANZA PER IL SUD SUDAN? con P. Christian Carlassare

Centro Culturale Rebora di Rovereto e Centro Studi Edith Stein

INVITANO ON LINE SU ZOOM

Venerdì 8 ottobre 2021 ore 20.30

all’incontro con:

Padre Christian Carlassare

VESCOVO ELETTO DI RUMBEK IN SUD SUDAN

QUALE SPERANZA PER IL SUD SUDAN?

Conduce: don Matteo Graziola

Padre Christian Carlassare Originario di Piovene Rocchette, missionario comboniano in Africa, nominato quest’anno vescovo a soli 43 anni per la Diocesi di Rumbek in Sud Sudan, picchiato e colpito alle gambe con quattro colpi di Kalashnikov come intimidazione estrema, deciso a rimanere al suo posto di Pastore in mezzo ad un popolo martoriato da anni di guerra e di odio: è padre Christian, testimone di Cristo nel mondo.

Nel nostro incontro Zoom con lui parleremo della sua vita, del Cristianesimo in Africa, della situazione in Sud Sudan, della possibilità per i nostri giovani di collaborare con lui.

L’Africa non è una minaccia per la ricca Europa, ma è una grande opportunità per il futuro sociale e spirituale di tutti: i giovani africani e quelli italiani possono fare grandi cose insieme se uniti da Cristo, il vero futuro del mondo.

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La Scienza e l’idea di Ragione

LA SCIENZA E L’IDEA DI RAGIONE

IL CENTRO CULTURALE REBORA DI ROVERETO e il CENTRO STUDI EDITH STEIN
invitano a partecipare su Zoom

Lunedì 20 settembre ore 20,30

all’ Incontro con con il prof. PAOLO MUSSO
professore Filosofo della scienza – Università dell’Insubria (Varese-Como)
membro della European Academy of Sciences and Arts (EASA)

Autore del libro: LA SCIENZA E L’IDEA DI RAGIONE – Scienza, filosofia e religione da Galileo ai buchi neri e oltre. Ed. Mimesis – Filosofie

introduce  LORENZO AVANZI
professore presso l’Università degli Studi di Trento

La pandemia provocata dal covid-19 ha riacceso un pò ovunque il dibattito sulla scienza, tra l’esaltazione ingenua di chi si aspetta tutto da essa e la denigrazione ingiusta di chi la ritiene impotente o responsabile del disastro.
Paolo Musso ci guida attraverso un lungo viaggio dalle origini galileiane della scienza sperimentale fino ai giorni nostri, affrontando molte grandi questioni di confine tra scienza, filosofia, società e religione. Egli mostra che esiste una scienza autentica e una ingannevole:

  • quella autentica, di impostazione sperimentale galileiana, è basata su un’idea di ragione aperta alla realtà, all’esperienza, all’imprevisto e al mistero, che ha prodotto lo straordinario progresso che tutti conosciamo;
  • la seconda, figlia del razionalismo, è basata invece su un’idea di ragione “misura-di-tutte-le-cose”, che conduce ineluttabilmente a fare violenza alla realtà e all’impossibilità di comprenderne il mistero e la grandezza.

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HO FATTO TUTTO PER ESSERE FELICE

HO FATTO TUTTO PER ESSERE FELICE
Enzo Piccinini, storia di un insolito chirurgo
di Marco Bardazzi,

Bur Rizzoli 2021

Il libro racconta la storia straordinariamente intensa di Enzo Piccinini, il suo percorso di costante crescita personale e professionale, ma anche l’impatto che ebbe in chi lo incontrava. L’autore Marco Bardazzi, in un articolo ospitato dal blog di Mario Calabresi, la descrive come «la vicenda umana e professionale di un chirurgo insolito, che si è rivelata per me, e spero anche per chi avrà voglia di leggerla, come una proposta di risposta a grandi interrogativi, resi più urgenti dal momento storico che viviamo. Che senso hanno la malattia e la morte? Che significa curare? Quali sono il ruolo e il compito di medici e ospedali? E in senso più ampio, uscendo dall’ambito strettamente sanitario: cosa vuol dire lavorare “mettendo il cuore in quello che si fa”?».

Infatti, fin dagli anni in cui si avviava alla professione, Enzo credeva fermamente che facesse parte del mandato del medico occuparsi dei pazienti in tutta la loro umanità: preoccupandosi dei loro affetti e aiutandoli di fronte al dolore e al timore della morte.

Dopo un periodo di allontanamento dalla fede, Enzo ha riconosciuto nella sua vita tanti segni della presenza di Dio, in particolare quelli che hanno determinato le tre svolte decisive della sua vita: l’incontro con don Giussani e il movimento di Cl, la scelta universitaria e professionale e la decisione di sposarsi e avere una famiglia.

L’intelligenza e il cuore hanno da allora segnato tutta la sua vita: dalle sale operatorie dell’ospedale sant’Orsola a Bologna, alla famiglia costruita con la moglie Fiorisa, fino alla responsabilità delle tante comu- nità del movimento di Cl a lui affidate. La ricerca dell’unità e una febbre di vita incontenibili hanno coinvolto tanti che hanno avuto la fortuna di incontrarlo. La lettura del libro riempie ancora di riconoscenza e stupore di fronte alla testimonianza di questa vita che è diventata “strumento di un miracolo”, come gli disse don Giussani al termine di un complicatissimo intervento chirurgico che era riuscito a portare a termine con successo: “Grazie per essere stato strumento di un miracolo”.

Il miracolo è la realtà umana vissuta quotidianamente, senza enfasi eccezionali, senza necessità di eccezioni, senza fortune particolari, è la realtà del mangiare, del bere, del vegliare e del dormire investita dalla coscienza di una Presenza che ha i suoi terminali in mani che si toccano, in facce che si vedono, in un perdono da dare, in soldi da distribuire, in una fatica da compiere, in un lavoro da accettare.(Luigi Giussani – Un evento reale nella vita dell’uomo – 1990-1991)

Da questa umanità vissuta senza sconti è nato quello che Bardazzi chiama il “metodo Enzo”, che comprende preparazione tecnica, analisi scrupolosa dei dati reali, attenzione totale al paziente, che deve essere accompagnato davanti al mistero della vita e della morte, e non essere soli, perché da soli non ce la si fa.

«Enzo voleva stare di fronte al malato, al dolore, alla morte, mettendoci tutto quello che lui stesso riassumeva con la parola “cuore”: l’esigenza di vero, di bello, di giusto, di amare ed essere riamati»

Per vivere un’unità della persona tra lavoro, famiglia, amicizie e svago e per mettere sempre il cuore in quello che faceva, aveva bisogno di sentirsi amato. Significativo in questo senso fu il suo rapporto con Giussani che fece maturare in lui un’obbedienza sincera che lo rese capace non solo di accettare i propri limiti, ma di giungere alla consapevolezza che andiamo bene tout court, così come siamo. “Se Dio ti ha fatto così, tu servi con quello che sei!”.

La sua vita ha portato la Chiesa a proclamarlo “servo di Dio” e ad avviare un processo di canonizzazione. “Ho fatto tutto per essere felice” è un racconto emozionante che insegna cosa significa vivere, come diceva Enzo: “mettendo il cuore in quello che si fa”.

(Libro segnalato e commentato da Paola Velardita e Maria Pia Nicolli socie del Centro Culturale Rebora)

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L’ ITELLIGENZA ARTIFICIALE E NOI

L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE E NOI
Chiarimenti tecnici e prospettive reali
Lunedì 10 Maggio ore 20,30 su ZOOM

Con Marco Cristoforetti, fisico, responsabile dell’unità di ricerca Data Science per l’industria e la fisica del centro Digital Industry presso la Fondazione Bruno Kessler

Guida il dibattito Lorenzo Avanzi, professore associato presso il Dipartimento di Psicologia e Scienze Cognitive – Università di Trento.

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Poesia “La speranza” di Clemente Rebora

In questo tempo che ci avvicina alla Pasqua proponiamo questa poesia

“La speranza” di  Clemente Rebora

Speravo in me stesso: ma il nulla mi afferra.
Speravo nel tempo, ma passa, trapassa;
In cosa creata: non basta, e ci lascia.
Ho peccato, ho sofferto, cercato, ascoltato
Speravo nel ben che verrà, sulla terra:
Ma tutto finisce, travolto, in ambascia.

La Voce d’Amore che chiama e non langue:
Ed ecco la certa speranza: la Croce.
Ho trovato Chi prima mi ha amato
E mi ama e mi lava, nel Sangue che è fuoco,
Gesù, l’Ognibene, l’Amore infinito,
L’Amore che dona l’Amore,
L’Amore che vive ben dentro nel cuore.

Amore di Cristo che già qui nel mondo
Comincia ed insegna il viver più buono:
Felice amore di Spirito Santo
Che trasfigura in grazia e morte e pianto,
D’anima e corpo la miseria buia:
Eterna Trinità, dove alfin belli
– Finendo il mondo – saran corpi e cuori
In seno al Padre con la dolce Madre
Per sempre in Cristo amandosi fratelli,
Alleluia.

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BEATO CARLO ACUTIS – TESTIMONIANZA DELLA MAMMA ANTONIA

Il Centro Culturale Rebora di Rovereto invita a partecipare
a una testimonianza sulla vita
del Beato Carlo Acutis: “Un giovane come noi”.
Sarà presente la mamma, signora Antonia Salzano, che risponderà ad alcune domande provenienti da ragazzi e giovani.
La serata si terrà sabato 27 febbraio alle ore 20.30
su piattaforma ZOOM

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CONCERTO DRYS PIANO TRIO

 
Centro Culturale Rebora – Rovereto  www.ccrebora.org

1999 – 2019 __ 20 anni di attività

INVITO al CONCERTO con guida all’ascolto del

DRYSPIANO TRIO
Benedetta Baravelli
violoncello– Filippo Pedrotti violino – Daniele Lasta pianoforte

Giovedì 28 Novembre 2019 ore 20,30

Sala Filarmonica Rovereto – Corso Rosmini, 86

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DIALOGHI SUL SESSANTOTTO

Il 9 aprile 2019 alle ore ore 21.00 presso lo Studentato NEST,
i centri culturali il Mosaico e Rebora invitano all’incontro
“Volevamo tutto, e ora? Dialoghi sul ’68”
Parteciperanno Fausto Bertinotti, politico,  Angela Demattè, attrice,
Marco Boato, politico e Massimo Bernardini, giornalista. 

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