Cos’è la cultura ?

Siamo convinti che l’obiettivo primario per un Centro Culturale è avere le idee chiare sul significato della parola cultura e sullo scopo del lavoro culturale. Pubblichiamo perciò volentieri questo contributo, sintesi di un lavoro appassionato e approfondito, convinti che possa essere utile anche per altri.

  1.  La cultura deve poter offrire il significato di tutto, il senso ultimo, il nesso che lega una cosa all’altra e tutte le cose tra loro.
    Non si può ridurre a nozionismo.

  2. Questo significato si è rivelato: “il Verbo si è fatto carne” significa che la Razionalità (il Disegno) che salva dall’assurdo è una persona, Gesù Cristo.”Quando ho incontrato Cristo mi sono scoperto uomo” (Vittorino Mario Afro, IV sec.).Senza Cristo alla fine c’è solo l’assurdo.

  3. Quindi non c’è nulla al mondo che non sia legato a Cristo: la vera dimensione culturale cristiana si attua nel confronto tra la verità della sua persona e la nostra vita in tutte le sue implicazioni.
    “Nell’esperienza di un grande amore tutto ciò che accade è avvenimento nel suo ambito” (Romano Guardini).

  4. Un’esperienza è cristiana quando è esperienza di Cristo come chiarificatore di ogni cosa.
    E’ questo l’aspetto più significativo del cammino di crescita della nostra persona.
    “Io credo nel cristianesimo allo stesso modo in cui credo che il sole sia sorto: non solo perché io lo vedo, ma perché attraverso di esso io posso vedere tutte le altre cose” (C.S.Lewis).

  5. Bisogna che il cristiano sperimenti il criterio cristiano come chiarificatore di tutto ciò che attira, impegna o influenza la sua intelligenza.
    “Vagliate tutto, trattenete ciò che vale” (panta dokimazete, to kalon katechete) (1 Tessalonicesi).
    E’ il concetto di revisione culturale: revisione dei fatti e delle idee, cioè revisione dello studio e dell’attualità.

  6. Il criterio di verifica del fatto cristiano è semplice; la nostra natura lo possiede: è quell’insieme di esigenze (di verità, felicità, amore, giustizia, bellezza…) con cui veniamo al mondo. La verifica sta nello sperimentare che Cristo risponde a queste esigenze, corrisponde ad esse, più di qualsiasi altra cosa al mondo. Questa verifica cresce nel tempo se abbiamo il coraggio di vivere sempre il paragone tra Cristo e la nostra vita in tutte le sue implicazioni.

  7. Il luogo culturale per il cristiano è il luogo dove Cristo è presente: la comunità cristiana.
    “Io sono con voi fino alla fine del mondo” (Matteo 28); “dove due o tre sono riuniti nel mio nome io sono in mezzo a loro” (Matteo 5); “siano una cosa sola come noi, o Padre, perché il mondo creda che tu mi hai mandato” (Giavanni 17); “tutti voi siete uno in Cristo Gesù” (Galati 3,26).
    La cultura nasce come riflessione critica e sistematica sull’esperienza: non è un discorso, ma una vita, una realtà vivente. E’ la consapevolezza sempre maggiore che l’avvenimento di Cristo, vissuto nella concretezza della comunità cristiana, realizza la vita.

  8. Le iniziative culturali di una comunità cristiana dipendono dalla creatività e dalla decisione con cui impegniamo la nostra libertà.

    NB: tra le iniziative possiamo inserire:

– Centri Culturali

– schede di revisione (di autori, argomenti, etc.)

– conferenze o lezioni

– attualità: prese di posizione – raccolta di documentazioni

– interviste a personalità

– esempi-testimonianze pubbliche con esperienze o personalità cristiane

– un grande convegno studentesco annuale

– mostre

etc.